L’incredibile fumetto di Gustave Verbeek (August 29, 1867 – December 5, 1937) fu pubblicato sul New York Herald dall’11 ottobre 1903 al (appunto) 15 gennaio 1905, per un totale di 64 tavole. Si tratta di un’opera unica nel suo genere, nella quale Verbeek instaura un curioso patto con il lettore, che dopo aver letto le 6 vignette dovrà CAPOVOLGERE il giornale e leggerle di nuovo rovesciate; in questo modo la storia si sviluppa di fatto in 12 vignette, grazie al virtuosismo grafico dell’autore che progetta ogni personaggio o elemento del disegno in modo tale che capovolto abbia un significato diverso.
Gustave Verbeek era di origine olandese, nato (col cognome Verbeck ) a Nagasaki, in Giappone, nel 1867, figlio del missionario Guido Verbeck. [1] [2]
Cresciuto in Giappone, poi a Parigi per studiare arte, ha lavorato per diversi giornali europei, creando illustrazioni e vignette. Nel 1900 si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha realizzato illustrazioni per riviste come Harper’s, e ha prodotto una serie di fumetti settimanali per i giornali. Nel 1918 abbandonò il cartooning.