I consigli della Biblioteca #56 – Prima di tutto tocca nascere di Sonno
C’è una storiella legata a Sant’Agostino che mi è tornata prepotentemente in mente mentre cercavo le parole adatte per raccontare le emozioni che mi ha trasmesso “Prima di tutto tocca nascere” opera di Michela Rossi, in arte Sonno, pubblicata da Feltrinelli Comics. Sant’Agostino cammina sulla spiaggia, cercando di comprendere il mistero di Dio. Sulla battigia incontra un bambino che ha scavato un piccolo fosso. Con un secchiello prende acqua del mare e ci riempie la buca. Sant’Agostino gli chiede cosa stesse facendo e lui risponde che sta cercando di spostare il mare nella sua buchetta. Il santo gli dice che è impossibile mettere il mare in una buca così piccola. E il bambino gli risponde che ugualmente impossibile riuscire a capire il mistero di Dio con la sua mente umana.
Nel recensire il libro di Sonno mi sento come Sant’Agostino. Sono consapevole che la complessità dell’opera, non divina ma meravigliosamente umana, non può essere descritta in poche battute. Certe opere non le puoi spiegare, può solo consigliare di leggerle. “Prima di tutto tocca nascere” racconta di un ragazzo che non cammina fino ai 17 anni. Poi, senza motivo, si alza e vive in velocità la propria esistenza, trova una piccola dimensione personale e l’amore. Ma qualcosa non va. Per un beffardo gioco del destino, lui che fino all’adolescenza non si era potuto alzare dalla propria sedia, perde le gambe. Immobile, mobile, immobilizzato poco cambia.
Ciò che racconta il volume è un percorso non lineare, fatto di passi avanti e indietro, spostandosi tra la luce e l’ombra, finché non giunge la consapevolezza che non basta raggiungere ciò che ci illumina per essere felici. Nella luce devi volerci restare e farlo non è facile. Sonno scrive un libro dedicato all’insicurezza, a ciò che ci blocca e ci impedisce di essere noi stessi, sulle maschere che indossiamo così a lungo da permettere loro di diventare volti. Succede allora che chi è così folle da amarci non ci conosce, o forse conosce una parte di noi che altro non è se non una proiezione di noi stessi, la nostra ombra.
Avere il coraggio di venire allo scoperto, rendendoci al tempo stesso vulnerabili ed invulnerabili è la sfida che siamo chiamati a vincere ogni giorno. “Prima di tutto tocca nascere” è tutto ciò, ma anche molto altro, perché il mare creativo di Michela Rossi è davvero oceanico, e tanto il secchiello o la buchetta di una recensione non possono contenerlo. Due cose però le posso affermare certi di non peccare per difetto: leggere questo libro mi ha emozionato e se ve lo perdete, perderete un raggio di luce.
(Consiglio scritto da Andrea Mazzotta)
