I consigli della Biblioteca #34: nel giorno della memoria leggete “YOSSEL” di Joe Kubert
Nella ricorrenza del “giorno della memoria”, il 27 gennaio di ogni anno, non dovremmo fare a meno di sentirci in colpa, tutti, per questo mondo imperfetto.
Non è stato certo l’unico esempio di mostruosità del genere umano, il genocidio di milioni di ebrei e non solo perpetrato circa ottant’anni fa, ma è importante ricordarlo perché i reali esecutori di tale abominio poterono compierlo grazie all’indifferenza e all’egoismo dei comuni cittadini. Se non vediamo più minacciose divise nelle nostre strade, ogni giorno incontriamo persone indifferenti ed egoiste.
Proporremmo per l’occasione la lettura di un fumetto realizzato qualche anno fa dal grande autore americano Joe Kubert. In realtà Kubert nacque in una provincia dell’allora Polonia, oggi Ucraina, nel 1926, da una famiglia ebrea. Con questa famiglia emigrò negli Stati Uniti, a soli due mesi di vita. Nella storia “Yossel” Kubert applica a suo modo il metodo “What if…” che i lettori di fumetti supereroici conoscono bene. Si tratta di raccontare una storia “alternativa”, che non è successa ma poteva succedere; per esempio come sarebbe andata se il razzo con il neonato Superman fosse atterrato anziché nella provincia americana in mezzo alla Russia comunista?
E così il buon vecchio Joe ci racconta, in “Yossel”, quello che sarebbe potuto accadere a se stesso, bambino ebreo particolarmente dotato per il disegno, durante i rastrellamenti e le deportazioni degli ebrei polacchi sotto la dittatura nazista. Ne esce un racconto coinvolgente, grazie certo alla riconosciuta maestria di “storyteller” dell’autore ma, probabilmente, anche al grado di partecipazione emotiva nella narrazione.