“Oceano Nero” (Cong, 2021) è la più recente incarnazione di Corto Maltese, personaggio di Hugo Pratt forse tra i più famosi della nona arte. Di fronte ad un eredità di questa rilevanza, si possono percorrere due strade: quella della scrittura pedissequa e celebrativa che non si interessa di proporre variazioni interpretative e stilistiche, oppure quella reinterpretativa.

L’opera di Martin Quenehen e Bastien Vivès è un riuscitissimo esempio del secondo caso.

La storia, che comincia nell’Oceano Pacifico al largo della costa Giapponese, ci presenta infatti un Corto leggermente ringiovanito e trasportato in un passato a noi “vicino”, come quello relativamente recente ma in realtà già molto distante nell’immaginario comune, del settembre 2001.

Dopo aver soccorso un anziano Giapponese, il nostro giovane Corto si ritrova coinvolto alla ricerca di un tesoro tra il Giappone ed il Perù, che è bramato da molti e che lo porterà ad essere inseguito dalla setta criminale nota come “Oceano Nero”, oltre che dall’Interpol asiatica.

Gli elementi più classici e canonici delle avventure prattiane, sono ripresentati da Martin Quenehen all’interno di questa storia in una nuova veste inedita per il personaggio, in grado di attualizzarli riproponendoli in una maniera coerente, anche se non sempre perfettamente riuscita.

Un grande merito dell’opera è sicuramente dovuto anche alle ispiratissime atmosfere costruite dai disegni di Bastien Vivès, in grado di reinterpretare il tratto tipico delle avventure di Corto, con una fluidità nella composizione delle vignette e delle tavole che riesce ad essere allo stesso tempo personalissima ma anche accogliente.

Questa edizione rappresenta per la CONG, casa editrice responsabile delle avvenutre di Corto in Francia, la sua prima pubblicazione per il mercato nostrano. Il volume è un brossurato con copertina flessibile realizzato con cura grafica e presentato ad un prezzo relativamente contenuto.

Rispetto ai formati con cui erano state presentate precedentemente altre storie, forse anche più fedeli alla tradizionale impostazione estetica del fumetto prattiano, dobbiamo chiederci se l’obiettivo è anche quello di ricercare un nuovo pubblico di potenziali lettori a cui far riscoprire le avventure del personaggio.

Questo formato, con tavole leggermente ridotte e che predilige la scorrevolezza del tratto e l’immediatezza della storia, può anche intimorire i lettori più tradizionalisti ma riesce abilmente ad inserirsi in un mercato di proposte vastissimo e sempre più saturo, riuscendo a fare breccia su di un pubblico oramai abituato a leggere ben altri tipi di storie.

Perchè il fascino principale di Corto Maltese è che ha sempre saputo accompagnarci verso l’ignoto, le nuove esperienze, le nuove avventure e la verità è che con questo “Oceano Nero“, ci è riuscito ancora una volta.

Consiglio scritto da Tiziano Scricciolo

Di Biblioteca delle Nuvole

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