Consiglio della biblioteca #33 – Fury: Guerre Perdute e Guerriero Freddo.
Probabilmente ci volevano un irlandese ed un croato, per parlare così degli Stati Uniti d’America. La serie “Fury: My War Gone By”, scritta da Garth Ennis e disegnata da Goran Parlov è uscita negli USA in 13 albi nel 2012 e quindi pubblicata in Italia da Panini nella collana 100%Max in due brossurati dal titolo “Fury: Guerre perdute” e “Fury: Guerriero freddo”.
Le immagini più immediate che ci vengono alla mente di Nick Fury, personaggio particolare dell’universo dei fumetti Marvel, sono quella del sergente di una pattuglia di commandos che combattono contro i nazisti oppure quella del capo dell’agenzia di sicurezza planetaria S.H.I.E.L.D., specie nella versione “di colore” cinematografica interpretata da Samuel L.Jackson.
Andrebbe anche ricordato il lavoro fatto sul personaggio da Jim Steranko negli anni ’70, sulla rivista Strange tales. Ma che cosa ha fatto Nick Fury dopo la seconda guerra mondiale?
Se non vi fa impressione il sangue, non potete perdere questo ciclo, nel quale Ennis fa raccontare ad un vecchio e stanco Fury la sua partecipazione alle guerre più o meno dichiarate della seconda metà dello scorso secolo. Indocina francese, Cuba, Vietnam, Nicaragua sono campi di battaglia complessi, che il disilluso guerriero percorre senza perdere la sua integrità, ma perdendo, insieme al lettore, una certa dose d’innocenza.
Ennis è universalmente noto per le sue qualità di sceneggiatore, ma anche per la violenza esplicita, il linguaggio “crudo” e un certo cinismo nel trattare anche temi legati alla religione, e molto si è dibattuto sul possibile retaggio legato ad un’infanzia in un’Irlanda del Nord in piena guerriglia urbana e sulla ricerca di situazioni d’effetto per il lettore. Il risultato è comunque un piccolo capolavoro, anche grazie ai disegni di Parlov che si conferma il miglior disegnatore sulla piazza, tutt’altro che fotografico e naturale prodotto dei suoi non dichiarati ma evidenti maestri (Alex Toth, Moebius, Ivo Milazzo). La storia è arricchita da comprimari che non dimenticherete, come certamente certe scene particolarmente riuscite. E sfido chi apprezza i prodotti cinematografici derivati da produzioni Marvel a trovare un film che abbia la metà della potenza di questo fumetto.
Consiglio scritto da Claudio Ferracci