Dopo quattro anni (causa stop pandemia) ritorna il Comic Salon di Erlangen, la più importante manifestazione sui fumetti dei paesi di lingua tedesca. A circa 20 km da Norimberga, Erlangen è un’incantevole e gradevolissima cittadina universitaria, piena di giovani. Il festival, che non supera in genere le 20.000 presenze, è dedicato davvero al fumetto, senza contaminazioni “pop” rilevanti (giochi, videogiochi, cinema, tv), e somiglia alla Lucca di trent’anni fa.
foto 1: la strada centrale della città pedonale è arredata come tutti gli anni con gli stendardi che riproducono i diversi posters promozionali di questa edizione. Come di consuetudine con le stoffe degli stendardi saranno realizzate delle bags che saranno messe in vendita l’anno successivo.
foto 2: il padiglione A, il principale dei tre, ospita gli editori grandi, occupa metà della piazza del mercato, vi si possono incontrare di solito autori di tutto il mondo (anche se questa edizione è stata un pò più modesta, da questo punto di vista, niente autori USA né inglesi, per esempio).
foto 3 e 4: nel bellissimo parco della Residenza, adiacente al bellissimo Orto Botanico, gli altri padiglioni immersi in un verde curatissimo e ben attrezzato con sedili, sdraie, materassini per il relax dei visitatori.
foto 5 e 6: ma l’evento più importante è senza dubbio la mostra retrospettiva dedicata a Will Eisner, tra i padri del fumetto mondiale, considerato l’inventore del romanzo grafico.
foto 7: alle formidabili tavole originali del mitico The Spirit (1940/52) sono affiancate opere di tutta la vita del grande artista (forse l’unico al mondo a cui è stato dedicato un prestigioso premio, l’Eisner Award appunto, mentre era ancora in vita). Sono tutte opere di grande importanza per la storia del fumetto mondiale, ma è soprattutto con The Spirit che Eisner ha “scritto” la grammatica del fumetto moderno.
Qui sotto alcuni esempi:
