Bloccati in casa dall’emergenza sanitaria, ogni giorno postiamo rarità, curiosità, ritrovamenti…
Trovato un piccolo tesoro, un altro “Big Little Book”. Come abbiamo già detto, questo tipo di pubblicazione fu realizzato per la prima volta nel 1932 dalla Whitman Publishing Company di Racine, nel Wisconsin. Erano piccoli libri compatti progettati con un’illustrazione con didascalia di fronte a ogni pagina di testo. Altri editori, in particolare Saalfield, adottarono questo formato dopo che Whitman ottenne il successo con i suoi primi titoli, al prezzo inizialmente di 10 ¢ ciascuno (successivamente 15 ¢).
Tra le altre aziende che hanno prodotto questi piccoli libretti tra il 1934 ed il 196 (Van Wiseman, Saalfield, Goldsmith, Lynn e World Syndicate Publishing ) figura anche la Rand McNally e Company di Chicago , che ha dato alle stampe questo volumetto dedicato al protagonista della saga pubblicata sulle tavole domenicali dei quotidiani a partire dal 1905, “Little Nemo in Slumberland”, opera del grandissimo pioniere del fumetto e del cinema di animazione Winsor McCay. Come dichiarato nel frontespizio, “story adapted from the original Little Nemo cartoons“. L’adattamento è molto libero, e alcune soluzioni grafiche nelle illustrazioni non sono “in linea” con l’opera di McCay, ma nel complesso un godibile prodotto, piuttosto curato dal punto di vista editoriale. Stampato in U.S.A. nel 1941, la nostra copia reca una dedica a penna: “to richie from daddy joe 1942“.
Vale forse la pena ricordare che nel 2005, (proprio 15 anni fa, fine aprile, primi di maggio!) in occasione del centenario della creazione di “Little Nemo”, la nostra biblioteca progettò e realizzò la più bella mostra dedicata al genio grafico di Winsor McCay mai realizzata, alla Rocca Paolina, a Perugia. Una mostra indimenticabile realizzata soprattutto grazie al lavoro di Fausto Proietti e Cristina Maiocchi.
e quando si parla di omaggi realizzati appositamente dai più grandi disegnatori del mondo, non si scherza! Per esempio questo fu il contributo di Moebius:
qualche immagine della mostra:
nella foto sopra: l’ex assessore alla cultura del Comune di Perugia Roberto Abbondanza, con Anna Belardinelli.
nella foto sopra: alcune tavole originali di “Dream of a rarebit field”, di McCay (1904-1913), dalla collezione personale di Ulrik Merkl.