I consigli della Biblioteca #48 – Lucenera di Barbara Baldi
La morte della contessa Lady Sutherland e la spartizione dell’eredità causano una frattura insanabile tra la bella e rancorosa Olivia e la riservata e sensibile Clara. La prima, infatti, non approvando la decisione della nonna di destinare Flintham Hall Manor alla sorella, parte per Londra col patrimonio ereditato da usare come dote.
Clara ormai sola se non per l’amata servitù e gli adorati cani, fa prova di grande dedizione al fine di amministrare la tenuta e di adempiere alle alte aspettative della ormai defunta nonna. In seguito a una serie di sventure, per evitare il fallimento, la ragazza si vedrà costretta a vendere anche lo splendido clavicembalo: lo strumento che le consentiva di esprimere pienamente le sue emozioni ed il suo talento.
Lucenera (Oblomov, 2017) è certamente Clara: il suo grande talento è luce, il peso dell’eredità è buio. Suo malgrado, dovrà attraversare la notte scura delle sofferenze e del sacrificio per poter definitivamente troncare col passato ed accettare di fiorire secondo la sua vocazione. Lucenera è anche nei colori scuri degli abiti, nelle atmosfere, nella malvagità e grettezza della gente, da cui riluce il volto pallido della ragazza, i suoi capelli rossi, la sua gentilezza e caparbietà, la sua costanza e dignità.
Le tavole realizzate a matita e acquerello ritoccate in digitale, si ispirano alla grande scuola ottocentesca: da Gustave Courbet agli impressionisti, dai macchiaioli a Giovanni Segantini. Un ottimo lavoro di ricerca sul colore e sul chiaroscuro quasi sconosciuto nel fumetto.
Non bisogna aspettarsi una storia di ampio respiro ma un racconto lungo e dal finale aperto, che fa uso dei giusti tempi narrativi. Un richiamo alla letteratura vittoriana di Charlotte Brontë, Charles Dickens, Virginia Woolf.
Consiglio scritto da Nicola Andreani